Federica Mogherini «Quanto è difficile ragionare con Putin, ma questo è un lavoro straordinario» - Main contents
Dice che a una donna di 40 anni si fanno critiche sulla presunta inesperienza “che a un uomo di 40 anni non si fanno”. Sa di essere stata al centro di contestazioni e confessa di aver trovato in alcune di esse, “soprattutto le più leggere, tanto sessismo: a un uomo si può fare una critica dicendo che non si condividono le sue posizioni, per una donna si cade sempre sul fatto che porta il caffè al tavolo delle riunioni".
Interview appeared on Corriere della Sera (blog section)
by Mara Gergolet e Marilisa Palumbo (12.03.2015)
Dice che a una donna di 40 anni si fanno critiche sulla presunta inesperienza “che a un uomo di 40 anni non si fanno”. Sa di essere stata al centro di contestazioni e confessa di aver trovato in alcune di esse, “soprattutto le più leggere, tanto sessismo: a un uomo si può fare una critica dicendo che non si condividono le sue posizioni, per una donna si cade sempre sul fatto che porta il caffè al tavolo delle riunioni. Che poi - e qui si lascia andare a una risata - nel 2015 possono portarlo anche gli uomini il caffè”.
Federica Mogherini si racconta, e racconta il suo lavoro a Radio27: quello di Alto rappresentante per la politica estera europea, uno degli incarichi più complessi e prestigiosi che un’italiana (o un italiano) abbia mai ricoperto.
I rapporti con Putin: “E’ molto difficile trattare”, perché il presidente russo è sempre più orientato a “una logica di confronto e di scontro”. Allo stesso tempo, però, è convinta che quello che occorre evitare è di “cadere nella trappola di una nuova Guerra fredda”.
Da quando è arrivata a Bruxelles la sua vita è stata stravolta. “Se ho una routine? No, non esiste. Oggi per esempio ho dormito in aereo, ho fatto la doccia all’aeroporto di Bruxelles, poi ho preso un altro aereo per Strasburgo, ho fatto un po’ di Europarlamento, ho incontrato il re di Giordania, farò altre riunioni, fino all’ultima con Juncker. E stasera spero di finire alle dieci”.
“L’unica cosa che veramente mi pesa di questa vita - ammette - è di vedere poco le bambine, non svegliarmi la mattina con la mia famiglia”. La strategia per sopravvivere? Staccare per almeno 24 ore il fine settimana, email incluse, “a meno che proprio il week end non scoppi una crisi internazionale”.
Ha smesso di vedere la tv, porta con sé un libro in valigia, soprattutto gialli scandinavi, ma la sera legge “le carte”. “Sento il peso della responsabilità - confida - ogni crisi non è soltanto un articolo di giornale, ma ci sono vite a rischio, a volte vite perdute. Però questo è un lavoro straordinario”.
Parla anche dell’Europa vista da Bruxelles, “più giovane e più integrata” di quanto sembri, ma segnata dal ritorno agli interessi nazionali. Piena di giovani quarantenni che fanno i premier, la “generazione Erasmus”, che però a dispetto dei tanti rapporti interpersonali non sono riusciti ancora a elaborare un pensiero politico comune: “C’è tantissimo da cambiare, serve più politica e meno burocrazia”.
Il suo uomo da ringraziare (a parte suo marito, “bravissimo”)? Il presidente Napolitano, per l’equilibrio, la saggezza, e anche “il conforto”.
Source: http://27esimaora.corriere.it/articolo/federica-mogheriniquanto-e-difficile-ragionare-con-putin-ma-questo-e-un-lavoro-straordinario/
Read more ...